Segnaliamo una importante pronuncia ottenuta dallo studio, per un nostro cliente.

Il Tribunale di Alessandria, con Sentenza n. 53 del 12 Gennaio 2024, ha condannato una primaria società finanziaria alla restituzione della complessiva somma di €.12.297,62, oltre interessi legali.

All’esito della attività istruttorio è stato accertato, proprio come da noi sostenuto, che il TAEG dichiarato in contratto era diverso e maggiore rispetto a quello applicato.

La Vicenda

In data 02 aprile 2010 stipulato con una società Finanziaria un contratto di finanziamento personale per € 27.185,31 da restituirsi mediante il pagamento di 120 rate di € 344,37 ciascuna. Il contratto esponeva un TAN del 9% e un TAEG del 9.38%

Secondo il contratto avrebbe dovuto restituire in sole 120 rate (10 anni) la complessiva somma di €.41.234.

In buona sostanza, il cliente avrebbe dovuto restituire ben €.14.139 a titolo di interessi.

Il cliente si è rivolto allo studio per verificare la condotta della Banca.

A seguito di un’attenta analisi in cui sono stati approfonditi tutti gli aspetti tecnici e legali, sono state riscontrate diverse anomalie:, tra le quali appunto la errata rappresentazione del TAEG a causa del mancato inserimento di alcuni costi connessi al credito (spese incasso rata; costi polizza assicurativa a protezione del credito).

Sulla base di tali considerazioni, la Banca è stata citata in Giudizio innanzi al Tribunale di Alessandria.

La società finanziaria, nel costituirsi in giudizio, ha difeso il proprio operato, sostenendo di aver sempre eseguito le circolari e delle istruzioni adottate tempo per tempo da Banca d’Italia.

Nel corso del giudizio, un primo giudice rigettava le richieste istruttorie e rinviava la causa per la sola precisazione delle conclusioni, afacendo intravedere un rigetto della domanda.

Nel frattempo, il fascicolo veniva assegnato a nuovo magistrato che, valutate in maniera più approfondita le argomentazioni esplicitate, riteneva che “ allo stato le allegazioni di parte attrice appaiano più convincenti di quelle offerte a contrario da parte convenuta o quantomeno sufficienti per istruire questo tema di giudizio” . Pertanto, lo stesso Giudice rimetteva la causa sul ruolo istruttorio e nominava un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) al fine di accertare la veridicità di quanto sostenuto ed effettuare gli opportuni ricalcoli sull’esatto dare-avere.

La Sentenza del Tribunale

Anche sulla base dei risultati della CTU, con Sentenza n. 53 del 12 Gennaio 2024, il Tribunale di Alessandria ha condannato la società finanziaria alla restituzione della complessiva somma di €.12.297,62,.

Si riporta di seguito il Dispositivo:

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