Importante accordo transattivo raggiunto con primario istituto di credito. Il debito passa da €.165.630 ad €.95.000 e viene saldato in unica soluzione. 

 

Si chiude nel migliore dei modi una trattativa lunghissima, durata quasi 1 anno, con un primario istituo di credito italiano.

Il cliente aveva stipulato nel 2007 un contratto di mutuo fondiario per l’acquisto della propria casa. Nei primi anni riesce a pagare regolarmente le rate ma con il passare del tempo, a causa della crisi economica, smette di effettuare ogni pagamento e le rate si accumulano.

Quando il cliente si presenta allo studio aveva maturato un arretrato di circa €.19.000 (20 rate saltate). La posizione era ancora classificata dalla banca come credito ad “incaglio“, ma tecnicamente era già in “sofferenza“. Dunque, a distanza di brevissimo tempo, la banca avrebbe certamente avviato le procedure per il pignoramento della casa, sino ad arrivare alla vendita all’asta.

Dopo aver spiegato che la vendita all’asta non avrebbe risolto il problema, anzi lo avrebbe accentuato  – abbiamo trattato l’argomento della svendita degli immobili all’asta in questo ARTICOLO,  si è deciso di tentare un accordo transattivo a “saldo e stralcio“con la Banca, unica operazione in grado di evitare la procedura esecutiva.

Dopo svariati tentativi, siamo riusciti a strappare un accordo molto soddisfacente.

Il debito complessivo pari ad €. 165.630,00 è stato stralciato ad €.95.000,00.



 


 

 

 

 

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